Oggi vi proponiamo l'esperienza dello stage estivo da parte del neo primo dang Maitreya Quircio di Roma. 

Buona Lettura

Anche quest’anno(accademico) è finito; le occasioni per incontrarsi e per confrontarsi ci aspettano nel 2013, ma quest’anno ce ne sono state tante: Gare Nazionali, Coupe de France, Festa Tradizionale ed, infine, lo Stage Estivo. Quest’ultimo è stata un’occasione fantastica per avere a che fare con tante “nuove” persone, vecchie conoscenze rese vere amicizie, ma, soprattutto, per DIVERTIRSI.

È iniziato tutto venerdì, perché non mi metto a descrivere la mia odissea di giovedì, con ciò che non va pronunciato: il terribile ESAMEEEE!!! Come al solito è andato benissimo, nessun bocciato, tutti contenti, tutti felici e soddisfatti. Questo era, però, prevedibile: si sa che i maestri sono di cuore dolce e largo. Quello che più ci ha colpiti è stata la modalità di svolgimento: rapido e indolore. La sorpresa è stata la giovanissima e abilissima Erica Zarelli, che si è aggiudicata il titolo di “più giovane Cintura Nera d’Italia” cit. E.Z., frase con cui ci(mi) ha assillato tutto il resto del tempo. Infatti, proprio per Erica, è stata fatta un’eccezione: le è stato concesso di fare l’esame nonostante avesse solo 15 anni e mezzo. I risultati dell’esame sono stati sorprendenti: Maitreya Quircio(orami le concedono proprio a tutti ste cinture) voto più alto per i candidati di 1° Dang,  Federico D'Elia di Treviso dei candidati a Cintura Nera.

Lo Stage è stato emozionante, come sempre. I Maestri hanno dato il loro contributo, i Gran Maestri, da bravi padri del Viet Vo Dao, hanno agito di conseguenza, incrementando il livello dei praticanti con la condivisione di conoscenza ed esperienza. Ovviamente i tanti partecipanti, circa 300, hanno fatto del loro meglio, agendo da spugne avide di sapere, per assorbire gli insegnamenti nel miglior modo possibile e renderli parte integrante del proprio percorso nel VVD.

Come sempre la cerimonia della consegna delle cinture è stata emozionante e commovente, per i neo graduati e per i loro insegnanti. Infatti, non sono poche le lacrime versate sul quel parquet assassino; lacrime che hanno un sapore piacevole di gioia e felicità, di soddisfazione e gratitudine; le lacrime più belle del mondo.