Il Corpo del Drago. Utilizzare attivamente la consapevolezza per migliorare l’elasticità muscolare.

Caricato il: 14/02/2014

L’elasticità muscolare è fondamentale nella pratica delle arti marziali; una buona mobilità osteo-muscolare è sinonimo di buona salute a tutte le età. E’ dovere di ogni Vo-Sinh (praticante) raggiungere e mantenere un buon livello di elasticità muscolare. 
Spesso non si conoscono le dinamiche che sono dietro ad un corretto allenamento e quindi gli studenti tendono a focalizzarsi molto sulla pura attività fisica, tralasciando il lavoro mentale. Esamineremo i punti fondamentali relativi al corretto atteggiamento mentale, finalizzato allo sviluppo dell’elasticità muscolare. La natura di questo articolo è essenzialmente pratica, il mio scopo è fornirti metodiche di lavoro che portino a dei risultati, quindi sorvolerò sulle interessanti teorie che valorizzano le pratiche che sto per illustrarti. Tieni presente che questi metodi si sono sviluppati con le arti marziali e spesso nelle culture orientali è dato per scontato che lo studente le utilizzi a proprio vantaggio; ciò non è ovvio qui in occidente e molti di questi procedimenti sono andati perduti nel passaggio da oriente ad occidente.
 
Ogni nostro movimento, ogni nostra capacità e anche ogni nostra emozione, sono frutto dell’esperienza che abbiamo maturato durante la nostra vita e le nostre esperienze sono le fondamenta delle nostre convinzioni. Le convinzioni sono essenzialmente di due tipi: esaltanti e limitanti. In parole povere le prime danno forza alle nostre sicurezze e sono responsabili di ciò che riteniamo di saper fare meglio; le seconde sono relative a tutte quelle attività e capacità in cui ci sentiamo carenti. L’elasticità muscolare è un’attitudine che tutti possono sviluppare ed una capacità che tutti possono aumentare. Praticare da giovani (5 o 6 anni) da la possibilità alla nostra mente di creare convinzioni positive molto più rapidamente che non in età adulta, questo non significa che da adulti non possiamo migliorare. La prima cosa da fare prima di iniziare una qualsiasi seduta di allenamento è renderci conto delle nostre convinzioni. Molte persone si ripetono: “sono troppo vecchio, sono scoordinato, non sono geneticamente predisposto” alimentando delle convinzioni limitanti e poi si lamentano di non avere risultati apprezzabili nella pratica dell’allungamento muscolare.
Comincia una sessione d’allenamento (da solo o con il tuo maestro) entrando in uno stato di rilassamento mentale. Questo si può ottenere in molti modi, te ne suggerisco uno molto semplice ed efficace: inspira ed espira dolcemente in una posizione comoda (in piedi o seduto, la schiena posizionata correttamente), tra un fase e l’altra inserisci un apnea di almeno 2 secondi, con la pratica aumentala fino a raggiungere 8 - 10 sec. Pratica almeno 9 respiri profondi. Dopo continua sostenendo solo le convinzioni esaltanti, tipo: “il mio corpo è flessibile come un giunco di bambù”, o qualsiasi altra frase purché dia luogo ad una visualizzazione. La mente è il timone delle nostre attività, più la visualizzazione è piacevole, meglio sarà. 
Pratica quindi altri due o tre respiri profondi ad occhi chiusi, cercando di quietare la mente, non importa quali e quanti pensieri possano venirti in mente, percepisci il tuo respiro e vuota la mente, la pratica costante è fondamentale in questa fase.
 
Passa poi agli esercizi veri e propri con un atteggiamento positivo e consapevole. Succede spesso che il praticante si fossilizzi sul tipo di esercizio che deve fare, pensando (erroneamente) che il tipo di esercizio determini il risultato. Tieni a mente questa fondamentale verità, confermata in occidente dalla DM (dinamica mentale) e dalla PNL (programmazione neurolinguistica): nella pratica è più importante sapere come fare (il giusto atteggiamento) che cosa fare. Cosa fare è una naturale evoluzione del come fare. In pratica: diventa consapevole del tuo corpo, percepisci le sensazioni delle articolazioni e dei muscoli mentre esegui gli esercizi. Questa fase io la chiamo “esplorazione corporea”, devi essere cosciente del movimento e del respiro attentamente, cercando di scoprire delle sensazioni nuove durante l’esercizio. Questo atteggiamento ti darà un più efficiente controllo del tuo corpo. Nel Khi Cong (l’equivalente vietnamita del Qi Gong cinese) l’esecuzione delle tecniche prevede spesso questo tipo di presenza mentale. Per aumentare il rendimento di questa fase focalizzati su tre passi: (1) Apprezza i risultati; (2) Fissa i miglioramenti; (3) Alimenta le prospettive di miglioramento. 
Il primo step si riferisce ad un apprezzamento che devi al tuo corpo, riconosci che stai migliorando (usa l’immaginazione e la visualizzazione); in questo modo quando riproporrai l’esercizio la mente sarà sostenuta da una convinzione positiva. Nel secondo e terzo step renditi conto di quello che riesci a fare e fissa una linea che potrai solo superare in meglio
Ho iniziato la pratica delle arti marziali a 14 anni, e adesso a più di quaranta la mia elasticità muscolare è sensibilmente migliorata. Posso eseguire qualsiasi spaccata senza alcun riscaldamento preliminare. Quindi non pensare di non avere prospettive di miglioramento. Ricorda il potere delle convinzioni! In effetti la metodica di lavoro che ti sto illustrando agisce proprio sulle convinzioni. 
Quando chiudi la sessione di allenamento datti qualche secondo per lasciare che il corpo assimili l’esperienza, sii presente con il pensiero, fissa nella mente (visualizzazione e immaginazione!!!) i punti importanti dell’allenamento che hai appena svolto.
Termina la lezione facendo due o tre respiri profondi ad occhi chiusi, cercando di raggiungere il vuoto mentale
Questa metodica di lavoro puoi tranquillamente adattarla alle tue solite lezioni, essenzialmente è la mente che fa un lavoro diverso dal solito. I risultati saranno proporzionali al tuo impegno e il tuo impegno è legato alle tue convinzioni. 
Per migliorarti tieni a mente la tua mente!
M° Stefano Targa
 

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